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lotta alle discriminazioni

Una società giusta si costruisce solo se nessuna persona è costretta a sentirsi fuori posto, invisibile o in pericolo. Le discriminazioni non sono solo ferite individuali: sono ostacoli al diritto di vivere pienamente la propria vita, al riconoscimento, all’accesso ai servizi, alla casa, al lavoro. Eppure ancora oggi, anche nella nostra regione, troppe persone si scontrano con barriere invisibili ma reali: nel cercare un alloggio, nel relazionarsi con la pubblica amministrazione, nell’esprimere liberamente la propria identità.

Non possiamo accettarlo. Lottare contro ogni forma di discriminazione - di genere, orientamento sessuale, provenienza, disabilità, condizione sociale - significa rafforzare la democrazia. Significa costruire comunità più forti e inclusive.

per questo lavoriamo per:

  • un accesso equo ai servizi pubblici, attraverso sportelli realmente inclusivi, personale formato, presenza di mediatori e mediatrici, linguaggio rispettoso e pratiche non escludenti;
  • il diritto all’abitare come diritto umano, contrastando la discriminazione nell’accesso alle case popolari, nel mercato degli affitti e nei percorsi di emergenza abitativa. Nessuna persona deve essere esclusa da un tetto perché ha un nome straniero, un’identità non conforme o una storia difficile alle spalle;
  • attualizzare le lotte antifasciste di 80 anni fa collegandole alle battaglie odierne contro ogni forma di oppressione e dittatura, ancora presenti in diversi Paesi del mondo, valorizzando le testimonianze di chi fugge da quelle realtà per cercare rifugio nel nostro Paese. Anche per poter potenziare la conoscenza e il rispetto reciproco.
  • diritti pienamente riconosciuti per le persone LGBTQ+, contro ogni forma di violenza, invisibilizzazione o marginalizzazione. Serve un impegno concreto per creare spazi sicuri, reti di ascolto e accoglienza, e per sostenere le associazioni che lavorano ogni giorno su questi temi
  • politiche attive contro la discriminazione, anche nei bandi, nei regolamenti e nelle pratiche amministrative. L’inclusione non è uno slogan: è un lavoro quotidiano fatto di attenzione, cura e responsabilità istituzionale.
  • Sostenere percorsi di empowerment per facilitare l’autodeterminazione delle persone, per l’attivazione politica e civica di chi ha difficoltà ancora a sentirsi rappresentato proprio perché considerato “diverso” e quindi più fragile.
Cosa ho imparato in Costa d’Avorio (e perché ci riguarda da vicino)

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15/09/2025

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